La scuola è iniziata da poco ma è bene monitorare l’andamento dei nostri ragazzi sin dall’inizio del loro percorso, in special modo in questo momento storico. Non dimentichiamo che a causa della pandemia solo adesso si è tornati a scuola in presenza e le difficoltà emerse durante la dad sono sotto gli occhi di tutti, a partire dalla mancanza della relazione, fondamentale perché supporta emotivamente l’apprendimento in modo unico e insostituibile.
Succede piuttosto spesso che già ai primi colloqui con gli insegnanti e gli operatori del doposcuola i genitori notino che sono emerse delle fragilità, anche non importanti ma da tenere d’occhio.
Se hai notato un inizio un po’ a rilento e questo ti preoccupa, se tuo figlio già mostra qualche difficoltà a prendere il ritmo o fa fatica a star dietro agli impegni scolastici, prova a rispondere a queste domande e ad applicare le strategie organizzative che ti suggeriamo.
Che difficoltà hai riscontrato nei tuoi ragazzi?
1.Sono già stanchi?
Potresti notare che tua figlia o tuo figlio è già di corsa, in affanno rispetto alle prime scadenze, che si trovi spesso indietro e debba rinunciare alle attività pomeridiane di svago perché non riesce a terminare i compiti. Ti consiglio in questo caso di rivedere insieme il diario.
Come segna i compiti e le scadenze? È importante ricordare che i compiti vanno scritti non nel giorno in cui vengono assegnati ma nel giorno entro cui devono essere svolti; il diario va quindi controllato nei giorni precedenti o il giorno prima. La programmazione è fondamentale quindi per stabilire se vi sono dei compiti che possono essere svolti anche il giorno precedente alla scadenza (compiti semplici ad esempio) e per quali è necessario invece lavorare un po’ alla volta (lunghi capitoli o preparazione di una verifica).
Dove segna i compiti e le scadenze? I compiti vanno scritti ove possibile tutti sul diario. Se per motivi organizzativi della classe l’insegnante chiede di segnare qualcosa sul quaderno (ad esempio diversi piccoli esercizi per cui è necessario scrivere molti numeri di pagina e riferimenti) sul diario va inserito il relativo promemoria (“vedi quaderno di matematica”) per non dimenticare di svolgerli.
Per aiutare i ragazzi nella programmazione delle attività che richiedono più giorni una buona soluzione è dotarsi di un planner per avere un quadro ampio della settimana e del mese, da osservare in relazione alle attività da svolgere quotidianamente (quelle segnate sul diario).
Quando svolge i compiti assegnati? È sempre preferibile fare al pomeriggio i compiti assegnati al mattino: la spiegazione, le risposte alle domande sull’argomento sono ancora freschi nella mente e ribattere sull’allenamento iniziato in classe facilita la memorizzazione e l’apprendimento. I compiti più complessi vanno invece spezzettati in parti più piccole in modo da facilitare l’apprendimento.
Così facendo, i ragazzi:
– sono sempre in pari e possono gestire meglio gli imprevisti
– si abituano a ripassare il giorno prima quanto già appreso
– hanno già con sé il materiale necessario se si fermano al doposcuola o altrove e
non tornano a casa dopo la scuola, cosa che accade sempre più spesso.
2. Dimenticano facilmente il diario?
Se notate troppe dimenticanze rispetto ai materiali da portare in classe, la soluzione è sicuramente organizzare lo zaino tenendo conto di:
– Oggetti fissi (fazzoletto, astuccio, diario, occhiali da vista);
– Oggetti variabili (occhiali da sole o ombrello) da tenere in un unico posto e prendere solo se necessario;
– Materiale scolastico, altra categoria di oggetti variabili che vanno scelti di volta in volta a seconda dell’orario delle lezioni del giorno seguente.
Per essere sicuri di non dimenticare niente e abbassare quindi i livelli di stress per tutti, evitando rimbrotti e musi lunghi, è inoltre assolutamente indicato tenere a portata di mano una check list con gli oggetti fissi e variabili da spuntare di volta in volta.
3. Sono deconcentrati?
I ragazzi che fanno fatica a concentrarsi probabilmente ricevono troppi input esterni. Il disordine e soprattutto la presenza nel luogo in cui si studia di molti oggetti mandano input al cervello che non favoriscono affatto la concentrazione e che anzi, distraggono. Il modo per evitare ciò è mantenere per la postazione di studio il più possibile un focus mirato allo svolgimento delle attività scolastiche.
È possibile (anzi, consigliato) tenere un oggetto o una frase motivazionale (da scegliere secondo le preferenze del ragazzo) che possa mantenerlo focalizzato sull’obiettivo (ottenere buoni risultati nello studio). Un ambiente che non affolla e confonde la mente è certamente di aiuto contro le distrazioni. Le notifiche sonore e visive provenienti da computer e telefono devono essere spente durante la sessione di studio, sono probabilmente queste la maggiore fonte di distrazione per adulti e ragazzi!
Queste sono solo alcune delle strategie organizzative che i genitori possono mettere in atto insieme ai propri figli per aiutarli sin da subito ad affrontare piccole difficoltà che, se trascurate, rischiano di compromettere l’anno scolastico e soprattutto il benessere dei nostri ragazzi a scuola.
Chi si organizza meglio alleggerisce lo stress, l’ansia e la preoccupazione e ottiene migliori risultati!