Ho traslocato da nemmeno una settimana
e sono felice 🙂
Anche se adesso ho un bel po’ di cose da fare, perché anche se sei un professional organizer non è che quando cambi casa tutto vada a posto da sé
Prima del fatidico 25 Novembre, giorno del trasferimento, alle mie amiche che mi sapevano in pieno impacchettamento e mi chiedevano notizie e (giuro!) foto sull’andamento dei lavori continuavo a ripetere: “tutto sotto controllo, c’è un gran disordine intorno a me, ma organizzato!”
In effetti era esattamente così: e questo mi ha fatto ripensare alla differenza tra ordine e organizzazione, che – non mi stanco di ripetere, non sono affatto la stessa cosa.
Ordine
è quello che si ha quando ogni cosa è al proprio posto. Quando la scrivania è sgombra, le tazze sono sul ripiano giusto e i jeans sono dentro l’armadio, sulle apposite grucce, nell’apposito scomparto 🙂
Organizzazione
è decidere qual è il posto giusto per ognuna delle tue cose, farti un’idea di come vuoi che sia il tuo spazio e quindi realizzarla
E qui inizia la vera avventura, perché decidere dove e come tenere tutte le tue cose non è affatto banale. Comporta scelte, riflessioni e spesso disponibilità al cambiamento.
Ecco allora come approfittare del trasloco per organizzare il tuo nuovo spazio
fase uno: decidere
parti dal valutare lo spazio disponibile e la quantità di oggetti
che si tratti del tuo armadio o dell’archivio in ufficio, qualunque organizzazione non può prescindere dallo spazio nel quale vuoi posizionare le tue cose e da quanti oggetti vuoi metterci.
Inizia da subito quindi a valutare se ci sono degli oggetti dei quali vuoi disfarti (va da sé che più roba hai, più spazio ti servirà). Subito significa prima di iniziare a impacchettare, partire leggeri è importante e ti fa risparmiare fatica e denaro!
Ed ecco che siamo alla differenza fondamentale tra mettere ordine e organizzare. Se ti limiti a raggruppare le carte e metterle in uno scatolone e poi, nella nuova casa, da qualche parte sulla scrivania senza dare loro l’attenzione che meritano non stai organizzando, ma solo riordinando ed è sicuro che quell’ordine durerà ben poco.
utilità e valore per te sono gli elementi che non puoi fare a meno di considerare
La prima cosa da fare allora è porre la giusta attenzione a quello che stai facendo, valutare quanto è utile per te ognuno degli oggetti che hai davanti, quanto ti piace, come migliora la qualità della tua vita e fare delle scelte sulla base delle quali eliminerai oggetti superflui, cioè che qui ed ora non sono per te né utili, né belli.
§ Piuttosto che concentrarti su quello che stai eliminando, focalizza la tua attenzione su ciò che vuoi tenere per te: ognuna delle tue cose assumerà se possibile un valore maggiore perché frutto di una scelta precisa
fase due: agire
quando avrai deciso cosa vuoi davvero portare con te nella nuova vita organizzata, ti sentirai subito meglio (è una promessa)
da questo momento inizia la parte divertente, perché non dovrai fare altro che realizzare l’armadio, la scrivania, l’ufficio che hai sognato. Concentrati sui tuoi bisogni, valuta quando e come usi quell’oggetto per capire che priorità dargli rispetto agli altri (ad esempio nella posizione dei tuoi vestiti all’interno dell’armadio).
Puoi permetterti tutto! Chi meglio di te sa quali sono i documenti che ti servono a portata di mano, o se per il tuo lavoro è fondamentale o no tenere sulla scrivania la calcolatrice?
Il bello è che stai lavorando per te. Tutta la fatica sarà ripagata dal benessere che ne guadagnerai: il vero protagonista sei tu con le tue esigenze e il tuo gusto personale!
non dimenticare
sii flessibile e disponibile a cambiare abitudini!
In tutti i nostri spazi ci sono oggetti che “ci sono” e basta, stanno là magari da anni e nemmeno li vediamo. Cambiare posto o addirittura rinunciare alle nostre cose, per quanto ormai abbiano perso la loro utilità o non ci piacciano più, può non essere una scelta semplice. Però, una volta fatta, ci farà guadagnare in leggerezza e praticità
Alla prossima,
quando ti racconterò di quante volte, da quando ho chiuso il primo pacco all’ultimo carico di scatoloni che ho visto entrare nella nuova casa mi sono chiesta: “Ma quanta roba abbiamo?!?”
Germana